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Comorbilità e salute mentale: l’importanza di un approccio olistico

La comorbilità, ovvero la presenza di due o più malattie croniche nello stesso individuo, è una condizione comune tra gli anziani. Quando si parla di comorbilità, spesso si tende a considerare solo le patologie fisiche, come il diabete, le malattie cardiovascolari o l’ipertensione. Tuttavia, la salute mentale è altrettanto importante e spesso strettamente correlata a queste condizioni.

Depressione, ansia e declino cognitivo sono problematiche che possono emergere o aggravarsi in presenza di patologie fisiche croniche. L’impatto sulla qualità della vita dell’anziano è significativo, e per questo motivo è fondamentale adottare un approccio olistico che tenga conto di entrambi gli aspetti: fisico e mentale.

 

Perché è necessario un approccio olistico?

 

Un approccio olistico nella cura degli anziani con comorbilità significa considerare l’individuo nella sua interezza, non trattando semplicemente le singole malattie in modo isolato. Questo tipo di approccio tiene conto dell’interazione tra patologie fisiche e salute mentale, e cerca di migliorare il benessere generale dell’anziano, anziché concentrarsi esclusivamente su una singola condizione.

Ad esempio, un anziano con artrite cronica potrebbe sviluppare depressione a causa della limitazione della mobilità e dell’autonomia. Un trattamento efficace non può limitarsi a gestire solo il dolore fisico, ma deve includere supporto psicologico o interventi per migliorare il tono dell’umore e la partecipazione alle attività sociali. I benefici di questo approccio integrato sono molteplici: riduzione dei sintomi, miglioramento della qualità di vita e una maggiore capacità dell’anziano di affrontare le sue condizioni di salute.

Nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, un approccio olistico può fare la differenza, offrendo supporto sia fisico che psicologico e promuovendo un equilibrio tra corpo e mente, fondamentale per un invecchiamento attivo e sereno.

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